giovedì 22 novembre 2012

Talking about Yashica 44

I have this camera since two years now, month more or less, and it's given me joy and sadness both. Let's clarify that that sadness came for my bad, cause I somehow made an error during the loading of the film. This camera was a gift to my grandad from one of his brothers and, I'm not sure, but I don't think it was uesed much. The first film I used was bought in Venice in a nice little shop, the other two on the internet. It uses a 127 mm film, black&white and it's great for both street photography and architecture photography. At this link you can have a look at the manual: http://www.butkus.org/chinon/yashica/yashica_lm_44/yashica_lm_44.htm

Yashica 44, 44A, and 44LM were a series of small twin-lens reflex cameras, they give 12 exposures of 4x4 cm. The 44 model was first introduced in Japan in 1958 and it was surely inspired by the gray Baby Rolleiflex of 1957. The Yashica 44 featured crank film advance, with automatic frame spacing after the user aligned the number "1" in a red window. However a separate lever cocked the shutter, and there was no interlock to prevent double-exposures. The Copal SV shutter offered speeds from 1 to 1/500 seconds plus B in the standard geometric sequence; and the lens was a 3-element Yashikor 60mm f/3.5. (from camerapedia).



I've been very happy with the one film I took last year and I'm about to finish another one. This camera is great to work on multiple exposures! The other interesting thing is the POV of the pics, it's naturally "alienated" beacause of the twin-lens and because you don't shoot at eye-level but below.

venerdì 16 novembre 2012

Le regine dell'autunno: le castagne


Mai pensato, passando accanto ai baracchini che in questo periodo dell'anno popolano i viali dei nostri centro città, di voler avere questi profumatissmi e deliziosi frutti della terra pronti a casa vostra? Magari da accompagnare con un buon bicchiere di ribolla o del vino nuovo? Oltre ai metodi più tradizionali con le pentole bucate o sullo "spargher" ( come si usa dalle mie parti per preparare ribuele e cjastinis)  o semplicemente lessandole, è possibile cucinare le castagne anche in forno. Basterà mettere a mollo in acqua dopo averne lavato la buccia esterna, per un paio d'ore. Poi vanno scolate e incise da entrambi i lati per permettere la cottura ottimale e agevolare la sbucciatura una volta pronte. Trascorso il paio d'ore, in forno pre-riscaldato a circa 200 gradi per minimo una ventina di minuti...a piacere. Dopodichè il tempo di raffreddarsi quel pò che basta a non ustionarsi e potrete gustarle al caldo della vostra casa ;)


venerdì 2 novembre 2012

bicicleggiando

Percorso: Ciclabile Bolzano-Merano (Ciclabile dell’Adige, in parte lungo la Via Claudia Augusta)
Tempo di percorrenza: ca. 1,5 - 2 ore

Lunghezza del percorso: ca. 30 km
Dislivello: 75 m sull’intero percorso
Tipo di terreno: strada asfaltata lungo il fiume
Possibilità di accesso alla ciclabile: da Bolzano, Appiano, Terlano, Andriano, Nalles, Vilpiano, Gargazzone, Lana e Postal
Treno & Bici: i treni regionali che offrono il servizio Treno & Bici circolano sulla linea ferroviaria parallela alla pista ciclabile (Bolzano-Merano) i giorni lavorativi ogni 30 minuti.

Tra gli innumerevoli tratti di ciclabile del Trentino Alto Adige questo è un dei più semplici, essendo quasi interamente in piano e quando sono a Bolzano mi piace percorrerlo, magari non tutto, arrivando ogni volta in un paese diverso. In tutti i paesini prima di Merano si trovano bar/analoghi dove fare sfiziose merende ;)
Io prendo la ciclabile dal lungo Talvera dopo il lido. Dopodichè allontanandosi dalla città si raggiunge un incrocio verso Appiano e Merano. Qui c'è un spazio dove sostare e c'è una fontana ed una carta geografica con le piste ciclabile della zona. Si svolta a destra e si prosegue verso nord, costeggiando frutteti, per lo più meleti. Dopo un piccolo passaggio a livello ed una curva a sinistra ci si trova sulla strada in direzione Frangarto, frazione di Appiano. Dopo un ulteriore passaggio a livello si curva a destra per imboccare la ciclabile. Da qui si è accompagnati a destra dalla ferrovia e a sinistra dal fiume e la strada per giungere a Merano è praticamente rettilinea.