domenica 14 ottobre 2012

Insonnia...brutto nemico

Negli ultimi decenni molti fattori han fatto sì che i disturbi legati al sonno, e al sistema nervoso centrale più in generale, sono diventati molto presenti nella popolazione più, cosiddetta, economicamente avanzata.
Ora per vicende mie e per i miei studi, l'argomento mi è piuttosto familiare e quindi mi sembra di consigliare qualcosa, con l'assoluta consapevolezza di non essere un'esperta e men che meno un medico.


Detto questo per prima cosa, essenziale alla salute "della testa", sono convinta, rimane quella del corpo. Insomma "mens sana in corpore sano".  Quindi, regola d'oro n. 1 se c'è il tempo e la possibilità ritagliatevi dei momenti per fare un qualche tipo di attività fisica, in maniera costante durante la settimana. Sarebbe meglio non fosse la sera se si hanno già problemi di sonno abbastanza consistenti, perchè sì le endorfine liberate fanno bene e il fisico ne ha giovamento, però l'effetto "collaterale" è l'attivazione del sistema nervoso centrale, quindi una maggiore reattività generale.
Secondo prezioso consiglio: trattatevi bene. Ossia cercate di essere abbastanza regolari con gli orari e l'alimentazione dovrebbe essere quanto più equilibrata evitando ad esempio troppi carboidrati e pasti eccessivi la sera (eccetera eccetera eccetera). Inoltre date tempo a voi stessi, a quello che vi da tranquillità.
Comunque immaginatevi come un catino che per gli stress della vita quotidiana, stanchezza e chi vuole aggiunga, pian piano si riempe. A volte può strabordare e allora diventa faticoso svuotarlo a livelli accettabili e le conseguenze dell'inondazione potrebbero non essere banali. Il trucco è ovviamente mantenere il livello d'acqua basso e costante e gli strumenti più immediati sono quelli appena citati.
Le endorfine sono un gruppo di sostanze prodotte dal cervello nel lobo anteriore dell'Ipofisi, classificabili come neurotrasmettitori, dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell'oppio, ma con portata più ampia.




Sezione "rimedi della nonna":


senza ricorrere all'artiglieria pesante, per così dire, ci sono molti prodotti a disposizione che possono migliorare la qualità e la quantità del sonno. Si parte dalla classica camomilla (attenzione a non lasciare troppo in infusione altrimenti si rischia l'effetto opposto) usando il fiore intero, prima di andare a dormire, alle tisane miste di melissa, passiflora e altre piante di uso comune e riconosciuto soprattutto nell'area austriaca e tedesca, ai preparati di libera vendita a base di valeriana, ai preparati combinati di melatonina/triptofano/vitamine del gruppo B, per giungere alle tecniche di training autogeno/rilassamento/yoga&Co. . Di parte di questi rimedi è anche riconosciuta scientificamente l'efficacia ma è ovvio che a determinato problema ci sarà adeguato strumento. Se il problema dovesse uscire dal vostro controllo, rivolgetevi a qualcuno di certamente competente e di cui potete in qualche modo fidarvi. La cosa importante è non lasciare che si instauri alcun circolo vizioso che allarghi, cerchio per cerchio, il problema. Il nostro corpo non finirà mai di stupirmi, in primis porprio questa strana noce (passatemi il termine) che è il cervello.
Sorprendente come possiamo essere delle macchine, geni, grandi e fini menti ma come al tempo stesso possiamo essere fragili e delicati!






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